L’ ospedale è il C.T.O. di Torino. Il piano è il tredicesimo. E il reparto è quello di Chirurgia Generale e d’Urgenza. Voglio ringraziarli tutti, pubblicamente. Dal chirurgo che mi ha operato, alla sua equipe, dal personale infermieristico agli ausiliari.

Non mi dilungo, non è il caso, ma ho trovato cortesia, professionalità, capacità d’ascolto, disponibilità, senso di responsabilità. Persone immerse, testa e cuore, nel proprio complicato lavoro quotidiano. E sono tutti dipendenti pubblici.

Non che non me lo aspettassi, ma visto che sparare ad alzo zero contro la sanità pubblica è uno dei piaceri più diffusi tra il volgo italico, mi sono sentito in dovere di dare piccola testimonianza.

Non solo mi hanno rimesso in piedi in pochi giorni, ma sono riusciti nell’immane compito di farmi credere che, per questo strano paese di cialtroni, in fondo, non tutto è perduto.