PRESUNTO COLPEVOLE

Questa mattina nella mia pec ho trovato un messaggio dell’Agenzia delle Entrate che mi scriveva così:

Gentile Contribuente, desideriamo informarla che abbiamo riscontrato una possibile anomalia nella sua dichiarazione Modello Redditi 2022 per l’anno d’imposta 2021 (protocollo n. 14515724563 – 0000001 del 30/11/2022). “

Una possibile anomalia? Cioè?

In particolare, è stata compilata la sezione riservata ai contribuenti in regime forfetario nel quadro LM (sezione II) ma non è stato indicato alcun dato sull’attività di lavoro autonomo nel prospetto del quadro RS (rigo 381). Può verificare questa circostanza consultando la dichiarazione all’interno del suo Cassetto fiscale (Area riservata del sito www.agenziaentrate.gov.it, sezione Consultazioni > Cassetto fiscale > dichiarazioni fiscali).

Ah, ma certo! Ora è tutto chiaro: trattasi del quadro LM alla sezione seconda in relazione al quadro RS, al rigo trecento ottanta e uno. Dai su, è uno scherzo vero?

Se ritiene di non essere tenuto a riportare questi dati nel quadro RS, che deve essere compilato dai contribuenti che applicano il regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni, la invitiamo a non tenere conto di questa lettera.”

Certo,”non tenga conto“, “non si preoccupi Gentile Contribuente“. Invece mi sono preoccupato moltissimo ed ho subito scritto al mio commercialista (santo subito), che a stretto giro di mail mi scrive:

Ciao Sante,

ne sono state spedite alcune decine di migliaia: praticamente a tutti i contribuenti in regime forfettario che non hanno indicato il possesso di veicoli aziendali ed altri tipi di spese. Questo nonostante sia stata barrata l’apposita casellina che diceva in sostanza “non ce ne siamo dimenticati, non ce ne sono proprio”. I commercialisti di tutta Italia si stanno lamentando per questa pioggia di “preavvisi di anomalia”. 

Non si tratta peraltro di atti impugnabili, non è richiesta una risposta, solo se l’omissione ci fu davvero occorre rettificare presentando una nuova dichiarazione completata coi dati mancanti.

Se poi (nonostante la levata di scudi della nostra categoria) qualche ufficio locale delle imposte si prenderà l’iniziativa di fare contestazioni formali, risponderemo per le rime.

Un caro saluto.

La lezione che se ne trae è sempre la stessa: se potete non aprite mai, e sottolineo mai, per nessuna ragione al mondo una partita IVA, anche se forfettaria. Per il Fisco, in teoria, siete un Gentile Contribuente, nella pratica quotidiana solo l’ennesimo libero professionista che prova a fare il furbo e al quale viene detto in modo garbatissimo “Stai attento. Ti teniamo d’occhio e lo sai che, prima o poi, ti becchiamo“.

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