LE COSE CHE HO NOTATO A LONDRA

Sono stato tre giorni a Londra (mancavo da una decina d’anni). Da turista. Quanto segue vale per quello che vale: impressioni. Nulla di più. Solo impressioni personali di un turista con lo zainetto in spalla e biglietto aereo low cost in tasca. Non c’è statistica, approfondimento, studio, ma la città vissuta scarpinando per una trentina di chilometri, prendendo la tube spesso a caso e salendo sui double-decker bus per il semplice gusto di vedere le strade londinesi da quattro metri più sù.

Quindi, a Londra ho notato che:

per attraversare le strade ai pedoni serve molto tempo e molta attenzione, soprattutto se sei un turista che ha sempre guidato a sinistra. I semafori pedonali sono eterni e spesso doppi (una carreggiata per volta), quindi per attraversare un incrocio possono non bastare tre minuti.

In giro ci sono un sacco di bambini e pochissimi cani. Moltissime coppie giovani che spingono carrozzine e pochi single con un quadrupede al guinzaglio. Ho incrociato un solo negozio per animali.

Quasi nessuno fuma in strada. Chi lo fa è tendenzialmente appartato, solo. Mette distanza tra sé e chi non fuma. Ne consegue che di mozziconi di sigarette in strada ne vedi pochi.

A proposito di strade: sono pulite, anche in periferia.

Ho visto solo una Fiat, una 500 rossa e due Ferrari. Una rossa e una blu. Le auto elettriche o ibride sono davvero tante. I tipici taxi londinesi sono ovunque. Ovviamente c’è anche Uber. 

La sterlina vale 1 euro e 20. Per due cappuccini possono non bastare 7 euro. Fare il turista a Londra non è economico. Un piatto di fish and chips mai meno di 15 euro. La birra è buona sempre. No, non ricordo quanto costa.

La metropolitana è efficientissima e ti porta ovunque o quasi per la Great London.

Con il semaforo che segna giallo gli automobilisti si fermano. Non accelerano, non ti scansano sulle strisce, si fermano proprio.

Le ragazze londinesi non patiscono il freddo, soprattutto il sabato sera. Out fit da spiaggia a prescindere dalla temperatura (che era di circa 12 gradi). Per i ragazzi, se viaggiano in coppia, facilmente uno indossa la canottiera, l’altro il piumino.

Nessuno sembra avere fretta. O sono tutti reduci dall’actors studio oppure hanno capito come si campa.

Le code ordinate ai bus sono esattamente come le ricordavo. Quasi uno shock culturale per un italiano medio.

Le uniche pubblicità di prodotti nostrani che ho visto su Channel 4 sono il Parmigiano Reggiano e l’Amaretto di Saronno.

Ultima nota. In tre giorni non ho mai usato contante. In molti negozi si accettano solo pagamenti elettronici. “La brexit ha fatto anche cose buone” (si fa per dire).

Mia moglie dice che a ottobre, a Londra, ci torniamo.

4 Comments on "LE COSE CHE HO NOTATO A LONDRA"

  1. Le impressioni di Londra che non ho condiviso: vivendo ormai da tempo in provincia, ammetto che non avevo notato la questione dei semafori e delle macchine che ‘si fermano con il giallo’. Ah, e non ho mai potuto fare code al bus per l’insofferenza dell’undicenne (allora) ai mezzi di trasporto di superficie (fosse per lui, si viaggerebbe unicamente in metropolitana).
    Per il resto, anche noi abbiamo notato quello che segnali, da turisti. E anche noi avevamo detto ‘ci torniamo … subito…. domani, magari’. Invece per ora ci limitiamo a tornare a Torino a breve. Ma Londra è uno dei posti del cuore

  2. Londra è usurante, lontana dalla sua immagine riportata nel mondo; visitata con famiglia nel 2021 dopo un’assenza di vent’anni, non mi ha rapito. Parigi vince a mani basse, Roma ha perso posizioni ciao

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