È stata tra le poche persone che credevano davvero nelle mie potenzialità. Tra le poche il cui parere professionale, ai miei occhi, contasse davvero.
Abbiamo lavorato insieme solo quattro volte, ma per quattro volte è stato come tornare a scuola. Ho imparato tanto. Dal valore vero e ultimo del linguaggio della fantasia, al ritmo del racconto, dal rispetto del pubblico (soprattutto se composto da bambini), alla centralità del messaggio (positivo, sempre positivo) della parola scritta per un cartoon. Le sono debitore.
Ci ha lasciati due giorni fa. È nelle cose: si nasce e si muore. Non ci è dato sapere quando, accade e basta. Però quello che resta conta, eccome.
Quando anni fa, dopo un paio di generici incontri di lavoro nei quali ha più ascoltato che parlato, mi ha proposto di scrivere un cartone animato sulla Sindone, l’ho presa per matta. Su un tema del genere era possibile fare tutto, tutto meno un cartone animato. Della Sindone me ne ero occupato parecchio realizzando un paio di documentari, ma di film d’animazione ero completamente a digiuno.
Le ho detto “Impossibile. E poi … perchè io? Non saprei nemmeno da dove iniziare“. Ha sorriso, ha preso il bandolo della matassa con due dita e mi ha detto “Si può fare. Te la senti? Tu scrivi, io leggo. Andrà bene.” Ho vinto le ritrosie e ho fatto bene.
“Mystery after Mystery, la Sindone raccontata ai ragazzi” è tra le cose più belle che sono in circolazione tra quelle che portano anche la mia firma. Il merito è suo.
Mi ha condotto per mano dentro un mondo di immagini che non conoscevo, dicendomi solo “Sentiti libero, il resto verrà da solo“. Pochi consigli, solo quelli giusti. L’incoraggiamento se necessario, la critica sempre puntuale. Una capacità rara di vedere i dettagli, di percepire il filo del racconto, di sapere sempre cosa narrativamente funzionasse e cosa no. E non era solo esperienza, troppo facile, era talento.
Mancherà alla famiglia, agli amici e ai colleghi. Ma mancherà anche a tutti quelli che sanno che solo la fantasia al potere potrà cambiare il mondo e lei, per tutto il tempo che le è stato dato, il mondo un po’ lo ha cambiato.
È stato un privilegio incontrarla.
Grazie Sante. Un pezzo meraviglioso…grazie❤️
Lei rimane, in qualche modo rimane. Eccome.