LA CAGNARA

Mentre il mondo che conoscevamo brucia (segnatevi in agenda il nome di JD Vance, il Vice Presidente degli Stati Uniti d’America, perchè ci odia), noi abbiamo passato tre giorni al VAR per analizzare una mano: quella di Romano Prodi che per un tempo pari a un secondo e briciole, tocca i capelli di una giornalista. Non erano le mani di Fabrizio Corona in cerca di trofei sessuali, ma quelle di un signore di anni 85 che aveva scaxxato a causa di una domanda ai limiti dell’inascoltabile. Qui trovate tutto.

L’internet ha messo in scena una cagnara da clickbait degna delle peggiori derive. Essere riusciti, prima da sinistra, ovviamente, poi da destra, a trasformare Romano Prodi in un mostro non è sembrato vero prima di tutto all’Ufficio Stampa di Giorgia Meloni che continuerà a congratularsi con se stessa in eterno per avere citato a caso il Manifesto di Ventotene in Parlamento e avere trasformato una pallina di neve in una valanga che ha travolto chirurgicamente i suoi avversari politici.

Ieri il prof. Romano Prodi si è sentito in dovere di rompere il silenzio e con un garbo e una lucidità che il mondo che lo ha preso gratis ceffoni per 72 non merita, con una nota comparsa su la Repubblica, ha risposto così:

Ritengo sia arrivato il momento di chiarire alcune cose rispetto a quanto accaduto sabato, 22 marzo, a margine della presentazione del mio ultimo libro. Il gesto che ho compiuto appartiene a una mia gestualità familiare. Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso. Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall’audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista.

Questa vicenda mi offre l’occasione per una riflessione che forse è utile. Penso sia un diritto di ciascuno, non importa affatto quale ruolo abbia ricoperto nella vita, rivendicare la propria storia e la propria onorabilità e non accettare, come un destino inevitabile, la strumentalizzazione e persino la derisione dilaganti, anche grazie alla potenza della Rete. Come se un’intera vita non contasse, come se il futuro non esistesse.

Romano Prodi

Dovremmo tutti andare dal Prof. a prendere lezioni di civiltà.

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