IL DADO E’ TRATTO

È un bravo amministratore, ha lavorato bene, non ci sono dubbi, però…”, però? “È di Italia viva”. Questa è la colpa di Davide Ricca, per gli amici Dado, attuale presidente della Circoscrizione 8 a Torino. Conosco Davide da parecchi anni, lo stimo come uomo e come politico, quindi il mio giudizio è di parte, ma… sticazzi, come dicono a Roma.

Riassumiamo i termini della questione: a Torino ad ottobre si vota per eleggere il nuovo sindaco e i presidenti di circoscrizione. La coalizione di centro sinistra, a guida PD, sta cercando di riempire le caselle. In caso di vittoria, chi-va-dove? Spartizione preventiva delle poltrone, funziona così. Non è bello, ma non c’è nessuno scandalo.

La Circoscrizione 8, una striscia di città che da San Salvario arriva fino al Lingotto, è tra le più complicate (e ambite). Davide ha lavorato bene, lo dicono i cittadini, i compagni di partito e persino i suoi avversari politici. E i parroci, che in quelle zone sono ancora tra quelli che si rimboccano le maniche e sgobbano alla grande. Fatevi un giro su Google per trovare conferme.

Italia Viva a Torino, per entrare in coalizione ha chiesto una e una sola cosa: la conferma di Davide. Il Centro Sinistra, pare per una volta finalmente coeso, abbia risposto: non se ne parla nemmeno. La tarantella è durata diverse settimane. Fino a ieri.

Davide Ricca, che di Italia Viva è il coordinatore cittadino, si è dimesso dalla carica. Lo ha comunicato anche via social: Se il problema politico sono io, mi faccio da parte.”

Dunque: il Centro Sinistra decide di perdere un bravo amministratore. La Circoscrizione 8 verrà assegnata (in caso di vittoria, ovviamente) a un partito elettoralmente più forte o più gradito, ma verrà candidato uno bravo almeno quanto Ricca? Non è una priorità. Si vedrà. Di certo verrà impedita continuità amministrativa.

Perfetto, anzi no. Male, anzi malissimo.

Riempirsi la bocca di paroloni tipo “meritocrazia” e “formazione della classe dirigente” in campagna elettorale e poi tagliare le gambe a uno bravo perchè renziano è segno che siamo sotto il fondo del barile (quello di Murphy) e che stiamo già scavando. Ovviamente non manca chi, senza dirlo pubblicamente, è ben felice del “passo indietro” di Davide. In politica, soprattutto quella locale, le ruggini che corrodono i rapporti sono ordinaria amministrazione.

Se il Centro Sinistra vuole davvero vincere queste elezioni a Torino, secondo me umile elettore, dovrebbe fare due cose semplici: puntare su chi ha lavorato bene, rinnovandogli fiducia (perdere Dado mi sembra possa bastare) e chiedere a figure tipo Mauro Berruto (oggi nella segreteria del PD nazionale) di mettersi a disposizione della città. Ricordate che per una settimana si era detto che il PD aveva chiesto a Claudio Marchisio (l’ex calciatore della Juve, uomo di grande spessore) disponibilità a una sua candidatura a Sindaco? Ecco: Marchisio Sindaco fa ridere, ma Marchisio consigliere comunale no. Per nulla.

Il Centro Sinistra ha avuto diversi ottimi presidenti di circoscrizione che in questi 5 anni hanno lavorato bene, nonostante il caos costante nel quale ha vissuto la Giunta guidata da Chiara Appendino. Quegli amministratori andavano confermati, tutti. Cominciando da Davide.

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