Il #bookpostino 50enne

bookpostino

 

La crisi economica aguzza l’ingegno. Dicono.

Il lavoro, quando lo perdi, o lo cerchi o te lo inventi. O tutte e due le cose insieme. Ed io ci sto provando.

La lettera di licenziamento, quella che ha rotto l’incantesimo di una vita piccolo borghese fatta di salario prima e pensione poi, è datata 1 aprile 2014. E non era, ovviamente, uno scherzo.

In questi due anni abbondanti è passata molta acqua sotto i ponti. Ho fatto lavori che non avevo fatto prima: il gestore di un negozio, il baby sitter, l’insegnante, il correttore di bozze.  Ho anche continuato a fare il mio “vecchio” lavoro: il regista e il produttore. Provo anche a celebrarmi come storyteller (non ve lo traduco, suona troppo bene in english). E poi ancora: Uffici Stampa per aziende e associazioni. Tutto attraverso il web, come quando ero ragazzo, e facevo il giornalista, ma il web ancora non c’era.

Ma visto che il lavoro bisogna anche inventarselo è arrivato il Book Postino. Tradotto facile: consegna a domicilio di libri. Per saperne di più, guardate questo.

E il prossimo 11 agosto compio cinquant’anni.

Mi auguro di avere ancora per un po’ entusiasmo ed energia, di avere ancora per un po’ la voglia di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno (tanto lo so già che è anche mezzo vuoto).

Forse ci vorrebbe una manciata di cattiveria in più, tipo quella di Riccardo Ferri; tenere i gomiti più alti, alla Materazzi; non passare mai la palla come faceva Scifo; tirare sempre, da qualunque distanza, come faceva Recoba. Senza paura.

E comunque sia, una certezza ancora c’è. Forza Inter, Juve merda.

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