Dear Jesus

Caro Gesù The Little, prima di tutto buon compleanno. Interrompendo una lunga tradizione fatta di letterine infarcite di aulici auspici per l’intera umanità, quest’anno ho una precisa richiesta da farti.

Circa sei mesi fa è arrivata da voi La Campionessa Mondiale di Parmigiana, la vera Regina del Forno Elettrico, l’unica donna al mondo capace di creare un timballo di verdure dalle potenzialità nutritive degne di una serie intera di Masterchef: Donna Rosa.

Dovresti andare da lei. A nome del marito, dei figli, dei nipoti, dei generi, delle cognate, dei suoi parenti e degli amici sparsi quaggiù.

Per rintracciarla è facile, segui il naso. Quando sentirai nell’aria un aroma a metà tra la più buona friggitoria di Forcella e la cucina di una trattoria di mare, vuol dire che ci sei quasi. Parla con un lievissimo accento salernitano, ride spesso, sorride spessissimo, qualche volta dice parolacce (soprattutto in dialetto) ed ha la faccia di chi, oggettivamente, ha vissuto con una certa intensità.

Quando la trovi, ammesso che ti dia il tempo di fiatare e non ti faccia sedere a tavola rimpinzandoti di polpette di pane, salutala da parte nostra. Dille che un po’ ci manca, ma che la sua presenza è stata talmente tanto “presenza”, che per smaltirla tutta serviranno almeno un paio di generazioni (i miei nipoti che verranno sono avvisati). Dille che Papà è in forma, i figli reggono, i nipoti crescono e che chi le voleva bene, continua a volergliene.

Insomma che stesse serena lassù, che noi terrestri ce la caviamo.

Visto che il 24 dicembre è anche il suo compleanno, falle gli auguri. Rassicurala sul Cenone della Vigilia. C’è sua nipote (la più piccola) che da due mesi pensa all’organizzazione della cucina e sta sfornando pastiere di prova come se non ci fosse un domani. Quella grande ha fatto l’albero di Natale come lo faceva lei, nello stesso posto dove lo faceva lei. I due nipoti maschi… sono maschi, quindi faranno casino come al solito (anche se il grande sostiene di voler fare le polpette di alici, perchè lo aveva promesso alla nonna).

Il pesce l’ho già prenotato, allo stesso bancone del Carrefour che frequentava lei (sua figlia su questo è stata irremovibile: non esiste altro bancone di pesce all’infuori di quello).

Il 25 saremo tutti al mare dalla sua consuocera, il 26 dalla cognata. Insomma, caro Gesù The Little, dille che tutto fila liscio come l’olio da frittura.

Un’ultima cosa, caro il mio Figlio di Dio. Sappi che, se all’ Ultima Cena avesse cucinato Donna Rosa, avresti avuto un sacco di casini in meno. Magari avresti digerito alla Pasqua successiva, ma ci saresti arrivato vivo. Credimi.

Saluti natalizi.

5 Comments on "Dear Jesus"

  1. Delizioso ricordo di una mamma che ha lasciato il segno nel cuore…ma anche nello stomaco della sua famiglia. Credo che sia questo l’unico senso della nostra vita, essere ricordati per il bene fatto agli altri. Buon Natale!

  2. Vabbè Sante, mi fai sempre piangere uff…io la tua mamma non l’ho mai conosciuta ma non so perchè me l’ha immagino proprio uguale a te..ti abbraccio, scrivi sempre da dio…

  3. Sentinella del Canavese: “Donna di 48 anni stressata dalle feste di Natale finalmente si commuove il 24 mattina leggendo una poesia sulla Regina del forno elettrico e cerca di nascondere le lacrime ai figli increduli” (la stessa che ti ferma in Piazza Castello come tu fossi Fedez) … buon natale, Sante, e grazie per la bellissima poesia!

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