L’invito è ufficiale. Da domani, o da oggi, fate voi, andiamo a SABOTARE DEMOCRATICAMENTE le librerie Feltrinelli. Armiamoci di forbicine. Anche piccole. Quelle per le unghie possono bastare. Entriamo cantando (a bassa voce) “Bella Ciao” e poi sguinzagliamoci alla ricerca dei tanti libri scritti dal noto pensatore neo-gandhiano De Luca Erri, da Napoli. Individuiamo le copie, iniziamo a tagliuzzare le pagine. Quante più possiamo, così da danneggiare irrimediabilmente il testo e impedirne quindi la lettura. “La parola contraria“, ultimo capolavoro dell’ex militante di Lotta Continua, è (ca va san dire), in cima alla lista del sabotaggio librario.
Contro la brandizzazione della cultura, contro la mercificazione del libro, contro la logica capitalistica della grande distribuzione che ha divorato la letteratura, contro la chiusura delle librerie indipendenti, per la difesa dell’editoria di base, contro gli intellettuali servi delle catene editoriali, in difesa degli autori minori e della loro libertà di parola, oggi negata, contro il caro libri e lo stupro delle foreste uccise per pubblicare ciofeche, è necessario SABOTARE DEMOCRATICAMENTE le librerie Feltrinelli ovunque si annidino.
Ora è sempre #NOErri !
Da ieri, giorno della ritrovata possibilità di inneggiare al SABOTAGGIO DEMOCRATICO, è possibile.
ps: vorrei avvisare preventivamente che trattasi di scherzetto (tanto è quasi Halloween). Anche perché, se mi blindano, mica sono uguale ad Erri. Io. Ho pure la card di Feltrinelli. Lo giuro ! Quindi riponete nel taschino le forbicine. Andate nella libreria che vi pare e accattatevi i libri. Leggetevi, se volete, anche quelli dell’ex cattivo maestro. Scrive bene. E’ solo che è rimasto sessantottino dentro. Un po’ pirla, ma sessantottino.
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