“La passione e la ragione: la Sindone è Torino” è il titolo di un documentario che ho scritto e diretto nel 2014 in occasione dell’ Ostensione che si sarebbe tenuta l’anno successivo. L’ultimo di cui ho curato scrittura, riprese, montaggio. Per questo motivo, a questo progetto, sono molto legato.
A produrlo è stata la torinese Lunafilm, che dal 2017 non esiste più. Era diretta da Maurizio Perrone, uno dei produttori storici della città, uno dei reduci di Cinefiat. purtroppo anche lui non è più con noi.
Il documentario dura 55 minuti e, nella versione distribuita in DVD nelle edicole e nelle librerie, al tempo dell’Ostensione, è stato sottotitolato in inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo.
Ad oggi è ancora possibile acquistarne copia presso il sito Bookpostino.it o sulle maggiori piattaforme on line, ma è anche visibile gratuitamente su YouTube.
Questa la sinossi del documentario
Il professor Alberto Carpinteri e il suo gruppo di lavoro ne sono certi. Sanno come si è formato il profilo del corpo impresso sulla Sindone. E sanno anche datarne l’età. Lo ha spiegato ne “La ragione e la passione” il nuovo film documentario prodotto dalla torinese LunaFilm e che sarà pronto per la distribuzione alla vigilia della prossima Ostensione.
È passato quasi un anno da quando gli studi dell’equipe di Carpinteri, che opera al Politecnico di Torino, sono noti: a causare l’impronta sulla Sindone è stato flusso un neutronico scatenato da un forte terremoto che ha colpito Gerusalemme attorno all’anno 30.
Come dire: della Sindone sappiamo molto di più di quanto si pensi, ma ancora non sappiamo di chi è il corpo dell’uomo che in quel lino ê stato avvolto. Le polemiche, sia in ambito scientifico che religioso, non mancano. Sono in molti a ritenere tutto il lavoro di Carpinteri, che parte dalle innovative e anch’esse discusse teorie sul piezonucleare, poco credibile.
Eppure lui è i suoi più stretti collaboratori non retrocedono e rilanciano la sfida. Ne “La ragione e la passione” affermano: “confrontiamoci, mettiamo sul tavolo i numeri, gli esperimenti, le evidenze. Noi siamo pronti”.
Padre Mario Durando si definisce un “divulgatore” della Sindone. Frate cappuccino, è nato e vive a Torino. Da oltre trent’anni legge, si informa, raccoglie dati su tutto ciò che riguarda il “sacro lino”. Di fatto è un esperto, sebbene lo neghi. “Ogni volta che si avvicina un’Ostensione spuntano nuove e spesso stravaganti teorie”, afferma. Padre Mario è un uomo di fede, ma non guarda alla scienza con scetticismo, anzi. “La teoria di Carpinteri è ardita, molto. Ma curiosa. negli anni abbiamo letto e visto approcci ben più stravaganti”.
Per lui la Sindone è un’occasione di riflessione sul senso profondo della scelta cristiana. Comunque la si pensi, in effetti, quel lino racconta la morte di un uomo che ha sofferto come i Vangeli raccontano la passione e la morte di gesù di Nazareth.
Ma la Sindone è vera? “Forse. E forse non lo sapremo mai”. Padre Mario, però, in cuor suo ha una risposta diversa “Le tracce ci sono, indizi anche. E tutti gli indizi ci portano in Palestina, duemila anni fa. Questo è un fatto”.
E questo il video su YouTube: