UNA BRAVA PERSONA

Quando la malattia di mio padre iniziò a prendere una brutta piega il geriatra mi disse: “Con questa forma di demenza senile, ciò che capiterà è che la memoria a breve scomparirà e invece riemergeranno i ricordi del passato, anche remoto“. Infatti è andata così.

Forte di questa amara consapevolezza, mi sono ritrovato a pensare quanto segue.

Sono settimane socialmente convulse (nel senso di social, non di socialità). La crisi politica ha avuto il merito di distogliermi dai bollettini pandemici e dalle dichiarazioni apocalittiche del virologo di turno, per permettermi di divagare nel vacuo agone politico della contesa verbale su Facebook.

Essendo animato da una dose non irrilevante di vis polemica e di una certa attrazione per colui che gioca in inferiorità numerica e con l’arbitro contro, faccio spesso civilmente a sportellate sulla mia (e qualche volta altrui) bacheca parteggiando per quello che chiuso nell’angolo è preso a mazzate da un Tyson in giornata di grazia.

Per la maggior parte dei miei social amici sono “un renziano di ferro“. Come tale, spesso, compatito. Non sono renziano da tempo (e convintamente), ma oggi non allinearsi al coro polifonico di “Renzi cacca” ti colloca automaticamente in campo avverso. E io ci sguazzo. Mi succedeva già quando, frequentando le sagrestie, venivo additato come il pericoloso comunista (e quindi brandivo il Capitale manco fosse il Nuovo Testamento) e quando in sezione venivo marginalizzato come “il baciapile” (e quindi argomentavo con la “Gaudium et Spes” sotto braccio insieme all’Unità).

C’è un refrain che in questi giorni è tornato spesso nel dibattito: “Giuseppe Conte è una brava persona, potrebbe fare il leader del Centro Sinistra“. Dunque: è possibile che io sia già ora affetto dalla patologia che ha segnato mio padre e che fatichi a ricordare cosa ho mangiato a cena, ma ricordo molto bene come abbiamo conosciuto Conte.

Riassunto: elezioni del 2018, vincono in tre, forse, due. Uno più di altri. M5s e Lega decidono di fare un governo insieme, ma come Presidente del Consiglio devono scegliere un “laico”, ovviamente più vicino al M5S che ha preso voti a pioggia. Spunta uno mai visto, mai sentito e conosciuto. Un bravo avvocato, classe 1964 devoto di Padre Pio (lo ricorda lui, non io qui), docente di diritto privato. Esperienze altre: zero. Esperienze politiche: assemblee condominiali.

Per due anni fa lo zerbino ai due vice (Luigi Di Maio e Matteo Salvini) e firma la qualunque. Poco mi frega di Quota Cento, la presunta fine della povertà, dei navigator e altre idiozie simili. Ciò che mi importa (e mi importa moltissimo) è che Giuseppe Conte ha accettato di firmare il Pacchetto Salvini in tema sicurezza e immigrazione, e ha sepolto per chissà quanto tempo un tema che reputo nodale come lo Ius Soli.

Poi arriva la crisi di Governo (non questa, l’altra), e Renzi (ancora nel PD, ma con Segretario il fratello dello Zingaretti famoso) dice in Senato “Facciamo un governo con il M5s“. Boom. Eppure il Partito Democratico tutto, il Partito dei Pidioti di Bibbiano, come amabilmente ci definiva Luigi Di Maio (al tempo mi sentivo ancora un elettore del PD), aveva giurato e spergiurato che “Mai al Governo con il M5s“.

Però bisognava salvare l’Italia dal populismo e dal sovranismo (si disse). E come la salviamo la Patria? Ma con il Primo Ministro dimissionario, what else?

E così trasformiamo uno zerbino in tappeto persiano, tra gli applausi anche di Leu (quelli della Sinistra vera, mica ciccioli, quella che “se tocchi un immigrato te meno“. Tra l’altro, su questa posizione concordo appieno), che strappa anche un bel Ministero (che poi sarà un incubo, ma quella è proprio solo sfiga). Giuseppe Conte, diventa così, per magia, a tutti gli effetti “Una brava persona“, depurato da ogni macchia precedente. Chiamiamo il geriatra di mio papà? È uno bravo, credetemi.

Ora siamo arrivato alla Crisi Numero Due (ma dai? Chi avrebbe potuto pensare che fare e disfare governi ad minchiam fosse un tantinello pericoloso per la stabilità democratica?).

“Eh già mica volevi andare al voto l’altra volta?” ti dicono quelli bravi, che ti danno lezioni di buona politica 7su7, h24 e che custodiscono il Sacro Graal delle libertà. Oh Raga, scusate eh, ma se hai paura del voto, non fare politica, pettina le bambole, smacchia giaguari, controlla se in corridoio c’è ancora la mucca.

Acqua passata. Renzi Matteo, l’unico che almeno il gioco della politica lo conosce, fa cadere il Governo che lui ha voluto per primo e costringe tutto il cucuzzaro a rendersi conto che non capiscono una cippa di come si gestisce una crisi. Uno, fuoriuscito dal PD, con un partito che non esiste e un manipolo di parlamentari.

Due possibilità: o Renzi è il nuovo Churchill, e non ce ne siamo mai resi conto, oppure in Parlamento siedono dei dilettanti allo sbaraglio, che però paghiamo manco fossero Marchionne. Opterei per la ipotesi numero due.

Per fortuna l’ultima parola è del Presidente della Repubblica e che il Presidente è Sergio Mattarella (voi lo avete già dimenticato, perchè state ancora cercando di capire come cavolo posso tener fermo un giaguaro se devo smacchiarlo, ma è stato il Renzi Osannato dalle Folle a portare avanti quella candidatura per il Quirinale). Stufo come il sottoscritto quando la classe non è in grado di fare intervallo senza assomigliare ai Lanzichenecchi di passaggio per Roma, Sergione, manda tutti al posto e risolve la questione a modo suo.

Il Governo lo faccio io, chiamo uno che vi insegnerà le buone maniere e poi nel 2023 ne riparlate con quello che verrà dopo di me. Se riuscirete ad eleggerlo. Bestie.

Ora Giuseppe Conte, disarcionato da cavallo, ci promette che lui c’è e ci sarà sempre sia per gli amici del M5s, che per gli amici di Leu e del Pd. Dei vecchi amici della Lega non fa parola, serba rancore, il brav’uomo.

Sì vabbè però durante la pandemia, è stato un riferimento per tutti“. Vero, concordo. Ma così siamo un passo prima di “Anche Mussolini ha fatto cose buone“. Se fai il Primo Ministro, qualcosa da Primo Ministro, magari complicata, dovresti saperla fare e lui, durante la prima ondata di Covid, ha fatto anche cose buone. Appunto.

Tutto qui. Giuseppe Conte, per me, rimane l’uomo che il M5s ha scelto obtorto collo , per governare con Salvini, che ha guidato un Governo di destra e firmato provvedimenti vergognosi e, per me, inemendabili. Se decidiamo che non siamo nemmeno responsabili delle nostre azioni, tanto vale tornare sugli alberi in attesa che discenda, finalmente, un nuovo Homo Sapiens.

E poi sapete che c’è? Renzi, che non voterò, che mi ha deluso profondamente dopo la batosta referendaria, che esaspera l’azione politica sempre al massimo, manco stessimo giocando a poker, è da sempre favorevole allo Ius Soli. Giuseppe Conte no. O al massimo forse, dipende da chi c’è.

Ecco, un leader così, che va bene su tutto, come certe magliette , tenetevelo pure, non fa per me. Ho bisogno di ricordare e di provare al massimo un po’ di imbarazzo, non vergogna.

2 Comments on "UNA BRAVA PERSONA"

  1. Ok, brillante riassunto per sommi capi della miseranda vicenda politica del bel paese

    • A volta “fare memoria” scrivendo aiuta a imprimere meglio i ricordi. Le cose accadono, ma le dimentichiamo appena accadute.

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