Buongiorno, scrivo in merito al Sollecito di pagamento relativo a una linea fissa cessata in agosto (data ricezione raccomandata da parte Vostra 26/08/2020), in seguito al decesso di mio padre, Rocco Altizio, titolare della linea in oggetto (numero telefonico 0117803435).
Mia sorella ed io ci siamo fatto carico, come giusto, del pagamento della fattura relativa al traffico di luglio, pari a euro 47.55 e abbiamo proceduto a espletare tutte le pratiche da voi richieste al fine di addivenire alla risoluzione del contratto. Ora però, dato che parliamo di una persona deceduta il 14 luglio e di una linea già cessata da tre mesi, direi che dovrebbero cessare anche le emissioni di ulteriori fatture.
Per quanto ci riguarda, per ovvi motivi, non provvederemo a pagare alcunché, visto, ma evidentemente è necessario ribadirlo, che Rocco Altizio non è più tra noi e la linea telefonica è già stata da voi disattivata. Se desiderate, come facile controprova, provate a telefonare al numero in oggetto. Dubito che riuscirete ad agganciare la linea e tantomeno a parlare con qualcuno. Dovesse capitare, sappiate che si tratta di un vero e proprio miracolo.
Certi della vostra sollecita e solerte presa in carico del problema, invio distinti saluti.
S.
(pec spedita all’Ufficio Competente sabato 7 novembre alle pre 14,30)
A me, dopo aver chiuso il contratto telefonico, la Tim ha continuato a inviare bollette per servizi aggiuntivi (peraltro mai richiesti e mai nemmeno immaginato di avere) che non avevo espressamente citato nella lettera di cessazione, tipo casella postale extra, segreteria telefonica etc
È arrivato anche la fattura di ottobre 🙂
Non mi sorprende. Tu non puoi neanche immaginare cosa è successo a me con TIM, e per quanti mesi.
Per un banalissimo problema con l’account necessario a consultare e scaricare le fatture sul loro sito.
Via telefono, via chat, via raccomandata A. R. – alla fine – alla Direzione Generale centrale a Roma.
Tutto inutile. Mi sono arreso. Creato nuovo account.
Ho una teoria, al riguardo. C’è una soglia massima dimensional-strutturale nelle aziende. Almeno qui in Italia. Che corrisponde a un punto di rottura. Superato il quale avviene la metamorfosi in “ministero”. Con un tasso di entropia – strutturale, organizzativa, funzionale – che da quel momento cresce in modo esponenziale.